LA REGISTRAZIONE DEL PRELIMINARE
La registrazione del contratto preliminare di compravendita è obbligatoria. Vediamo come funziona e in cosa consistono i costi.
Innanzitutto, bisogna precisare che la stipula del contratto preliminare di compravendita non è obbligatoria, poiché le parti potrebbero decidere di firmare direttamente il contratto definitivo. Ma la stipula del contratto preliminare di compravendita garantisce maggiore tranquillità. Il contratto preliminare di compravendita detremina infatti l'obbligo a vendere e ad acquistare. Se quindi una delle parti è inadempiente l’altra può ricorrere al tribunale e chiedere o lo scioglimento del contratto e la restituzione dell’eventuale caparra versata, con in più il risarcimento del danno; o una sentenza che stabilisca il passaggio di proprietà coattivo.
Una volta firmato, il contratto preliminare di compravendita deve essere registrato. La registrazione obbligatoria del contratto preliminare di compravendita avviene mediante la presentazione del contratto all’Agenzia delle Entrate con il pagamento dell’imposta di registro. Secondo quanto previsto dalla legge, la registrazione del contratto deve avvenire entro 20 giorni dalla sottoscrizione oppure 30 giorni se il contratto è redatto con un notaio.
La mancata registrazione del contratto preliminare di compravendita implica un’evasione fiscale con il conseguente eventuale accertamento fiscale. Ma attenzione, la mancata registrazione non comporta l’inesistenza dell’atto. La trascrizione del compromesso nei registri immobiliari non è obbligatoria.
Per quanto riguarda i costi, sono le stesse parti a stabilire quale delle due dovrà sostenere i costi della registrazione del compromesso. Nello specifico, per la registrazione del contratto preliminare di compravendita è necessario effettuare il versamento dell’imposta di registro; di una imposta di bollo di 16 euro da applicare ogni quattro facciate oppure ogni 100 righe del compromesso; e se il compromesso prevede il pagamento di somme a titolo di acconto assoggettate a Iva, bisogna pagare una seconda imposta di registro.